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Spaccio a Monterotondo: 3000 dosi di shaboo in un’abitazione dello scalo

È bastato un controllo di prassi per scoprire una rivendita casalinga di droga.
È successo a Monterotondo scalo, dove padre e figlio, 58 e 30 anni, stavano scontando un periodo di arresti domiciliari.
I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Monterotondo, nel verificare la presenza in casa dei due uomini, hanno trovato presso l’abitazione alcuni assuntori già noti alle forze dell’ordine.
Tra le prescrizioni legate agli arresti domiciliari vi era il divieto di frequentazione con persone non appartenenti al nucleo familiare e, di conseguenza, è scattato un controllo più approfondito con perquisizione domiciliare.
Un ingente quantitativo di shaboo, droga sintetica, è stato rinvenuto dagli uomini dell’arma: l’equivalente di circa 3. 000 dosi, da rivendere al dettaglio con un introito di oltre 120.000 Euro (circa 40/ 50 euro a dose).
Una droga poco nota in Italia, ma con effetti devastanti sulla salute (secondo gli esperti 5 volte più forte rispetto alla cocaina).
sono così scattate per la seconda volte le manette per padre e figlio, questa volta tradotti presso il carcere di Roma Regina Coeli direttamente a disposizione del GIP

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