Lo scorso anno alle donne fu concesso l’ingresso allo stadio solo in alcuni settori separati; quest’anno hanno potuto entrare liberamente in ogni settore ma sempre accompagnate da un uomo.
Parliamo della Supercoppa italiana di calcio, che a seguito di un accordo tra la lega calcio italiana e l’Arabia Saudita, si giocherà per tre anni consecutivi nel paese arabo.
Prima volta lo scorso anno, e subito iniziarono le battaglie per far annullare l’accordo con una nazione nella quale i diritti umani sono messi a durissima prova.
Quest’anno le squadre partecipanti, Lazio e Juventus, sono state invitate da più parti a non disputare l’incontro, tentativi vani perche le ragioni che motivano quella scelta hanno dietro dinamiche dalle quali in tutta evidenza non si può prescindere.
Inutile fare l’elenco di tutti i diritti, delle donne in primis, che vengono calpestati quotidianamente in quel Paese, e non solo in quello; il dio Petrolio e le motivazioni economiche purtroppo superano tutte le altre considerazioni e un accordo da oltre venti milioni di euro fa magicamente passare in secondo piano tutto il resto e dimenticare il non dimenticabile.
La partita è finita 3-1 per la Lazio, ma questa è un’altra storia…
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