Press "Enter" to skip to content

“Madri di” al Damarte off theatre

“L’unica via per la pace è la pace stessa”: queste sono alcune delle parole più significative pronunciate dalle protagoniste dell’opera teatrale “Madri di”. Purtroppo i numerosi teatri di guerra nel mondo ci rivelano, ancora oggi, che la via della pace è difficile da percorrere ed è irta di ostacoli, a volte insormontabili.

Ieri, alle ore 21.00, è andata in scena presso il Damarte off Theatre la piece “Madri di”, un atto unico scritto e diretto da Giulia Corradi ed interpretato magistralmente da Silvia Vallerani e Martina Zuccarello.

Il sold out, raggiunto in poche ore dall’apertura delle prenotazione, rende perfettamente l’idea di quanto gli spettacoli offerti da Damarte siano attesi e molto apprezzati, non soltanto dal pubblico capenate.

Il testo rappresentato ieri sera è stato caratterizzato dalla notevole drammaticità dei temi affrontati, purtroppo ancora di scottante attualità: i conflitti politici, l’anelito alla pace, il difficile, se non impossibile percorso per raggiungerla, la perdita di qualsiasi elementare senso di umanità, ma soprattutto il ruolo delle donne negli scenari di guerra.

 Presso Sderot, in Israele, due donne, una israeliana e una palestinese, in procinto di partecipare alla “Marcia per la Speranza”, che in due settimane percorrerà i luoghi simbolo del conflitto israelo-palestinese, si confrontano sulla drammatica situazione politica che affligge i due popoli da molti decenni. Sono due madri che piangono disperatamente i propri morti: Heba, palestinese, nell’ottima interpretazione di Silvia Vallerani, e Shira, israeliana, cui ha dato magnificamente corpo e voce Martina Zuccarello. La donna palestinese viene ospitata per la notte dalla donna israeliana in una baracca. Questa sarà l’occasione per un confronto duro, serrato, aspro, ma anche per assumere la consapevolezza di essere entrambe vittime di un meccanismo perverso, di un ingranaggio che stritola le ragioni dei singoli individui nel nome di una ragion di stato che pretende sangue umano in sacrificio, il sangue di innocenti, come è accaduto, accade e, purtroppo, accadrà ancora in tutti i luoghi dove l’uomo combatte contro i propri simili.

Uno spettacolo davvero emozionante, il cui meritato successo va attribuito sicuramente alla bravura delle interpreti, ma anche al notevole talento dell’autrice, Giulia Corradi, così giovane e già così brava.

Be First to Comment

Commenta l'articolo:

NextDoorPost.it - Capena & Hinterland