Ci sarà un motivo se, alla notizia, per un attimo abbiamo trattenuto il respiro.
Angela Lansbury è morta all’età di 96 anni a Los Angeles.
Attrice, produttrice, scrittrice e, a suo modo, icona di eleganza e sobrietà: questo e tanto altro.
Di origine inglese, Angela Lansbury ha calcato i più importanti palcoscenici teatrali londinesi e newyorkesi, vantando al suo attivo un Oscar alla carriera assegnato nel 2014. Inutile negare però che la fama mondiale sia arrivata con la serie TV ”Murder, she wrote“, nella quale ha interpretato per 12 stagioni la scrittrice ed ex insegnante in pensione Jessica Fletcher, sempre alle prese con un omicidio da risolvere. Ambientato nel paesino immaginario di Cabot Cove, il telefilm ha unito generazioni di spettatori di tutto il mondo che continuano a seguire ancora oggi le vicende della protagonista su ogni piattaforma le renda fruibili.
Il personaggio di Jessica Fletcher si è sedimentato nell’immaginario collettivo di milioni di persone, andando a proporre la figura di una vedova di mezza età, donna emancipata, intraprendente e pienamente padrona della propria vita. Una figura che, ancora oggi e a distanza di molti anni, suscita simpatia in persone molto diverse fra loro, dando vita a ironici oggetti di merchandising in cui la risata di Jessica Fletcher e la sua dimestichezza con gli omicidi trovano una sapiente congiunzione.

Ma Angela Lansbury era anche altro: ha scandito per anni l’orario del pranzo in molte famiglie italiane, con l’inconfondibile colonna sonora che faceva da preludio agli spaghetti delle nonne.
Era condivisione e familiarità, sottofondo e risate: ovunque va lei, qualcuno ci lascia le penne. E per il tempo del pasto si provava a indovinare chi fosse l’assassino, mentre il nonno magari avrebbe voluto guardare il TG su un altro canale.
Dicevamo all’inizio: ci sarà un motivo se, alla notizia, per un attimo abbiamo trattenuto il respiro.
L’abbiamo fatto in molti: ragazzi e diversamente giovani, romantici e cinici.
Angela Lansbury è morta all’età di 96 anni e, con la stessa sobrietà con cui vi era entrata, è uscita dalla porta di casa sulle note dei nostri ricordi.
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